lunedì 16 giugno 2008

La vera storia di MissStacchiASpillo Scena Terza

interna: appartamento adibito ad ufficio, nel centro di milano.
Cielo grigissimo, pioggia fine, di quelle che esci di casa pensando"piove poco" e torni a casa fradicio.

MissleeWallas è seduta alla scrivania.
Ha appena finito di presentare il lavoro a cui hanno lavorato nel weekend ai suoi capi ed andava bene. Ma questa cosa non l'ha toccata. Minimamente.

MissLeeWallas in questo momento non è tanto diversa dal mac su cui batte i tasti in maniera veloce e decisa.

MissLeeWallas in questo momento non è tanto diversa dal cellulare che non suona affianco al mac, che ha guardato un paio di volte quando era uscita dal messenger.

MissLeeWallas in questo momento non è tanto diversa dalla penna rossa dimenticata nella scatola di fronte a lei, piena di inchiostro ma senza tappo ne voglia di scrivere.

MissLeeWallas si sente una cosa. Ha sentito un cracl laggiù in fondo da qualche parte, sotto i vestiti, sotto la pelle.

MissLeeWallas guarda fuori dalla finestra.
Prende una sigaretta.
Mela.
Spegni...
Se non fai nulla, il computer si spegnerà automaticamente tra 1 minuto e 59 secondi.
58 ... ... ...

Schermo nero.

Stacco.
Fuori piove.

MissLeeWallas fuma come se non avesse mai smesso.

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